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Esempi di modifiche agli account mobili e Internet

Σentra in vigore il 1° gennaio 2019, la terza e ultima fase di regolazione previsto nel Regolamento delle Licenze Generali dell'EETT. Il Regolamento definisce gli obblighi dei fornitori di comunicazioni elettroniche, con l'obiettivo di tutelare i diritti degli abbonati alla telefonia e Internet.

Nello specifico, con la terza fase, vengono imposte le seguenti norme:

Cessazione automatica dei servizi per evitare il sovraindebitamento: Alla conclusione del contratto e per evitare sovraindebitamenti, gli abbonati potranno scegliere la possibilità di cessazione automatica del servizio, qualora l'account superi un certo limite massimo, sulla base di almeno tre opzioni.

Importo massimo del compenso per la risoluzione anticipata del contratto a tempo determinato: Viene determinato con precisione il modo in cui verrà calcolato l'importo massimo del corrispettivo per la risoluzione di un contratto a tempo determinato prima della sua scadenza.

Accesso diretto alle condizioni contrattuali e ai listini prezzi: i fornitori dovrebbero garantire che gli abbonati abbiano un facile accesso alle informazioni sugli attuali termini del contratto e sul listino prezzi dei servizi, nonché su eventuali modifiche.

In particolare, alla conclusione del contratto e al fine di evitare il sovraindebitamento, il iscritti potrà scegliere la possibilità di cessazione automatica del servizio, qualora l'account superi un determinato plafond, sulla base di almeno tre opzioni. Almeno una di queste opzioni non deve superare (in termini di importo finale della bolletta) 150 euro, se si segue un ciclo di fatturazione mensile, e 300 euro, nei casi in cui si segue un ciclo di fatturazione bimestrale.

Importo massimo della commissione di risoluzione anticipata

In caso di risoluzione del contratto a tempo determinato prima della sua scadenza, la commissione di risoluzione non deve superare i due importi seguenti (A e B):

Importo A

  • L'importo totale che risulterà dalla somma di quanto segue:
  • Lo sconto totale sul canone mensile fino al momento della disdetta.

L'importo residuo dell'ammortamento per qualsiasi sussidio per la costruzione di dispositivi, attrezzature o linee.

Si ricorda che se l'abbonato recede dal contratto in qualsiasi momento prima che siano trascorsi 2 mesi dall'inizio, dovrà pagare:

Le immobilizzazioni di 2 mesi.

Lo sconto di 2 mesi e il restante, oltre i 2 mesi, importo di ammortamento per eventuali sussidi di costruzione di dispositivi, attrezzature o linee.

Importo B

L'importo totale che risulterà dalla somma di quanto segue:

  • 1/3 del totale delle immobilizzazioni mensili per il periodo dalla data di cessazione alla data di scadenza prevista del contratto a tempo determinato.
  • L'importo dell'ammortamento per qualsiasi sussidio per la costruzione di dispositivi, apparecchiature terminali o linee, che corrisponde ai 2/3 del periodo residuo dalla data di risoluzione alla data di scadenza stimata del contratto. caso per caso e per ogni mese di disdetta, dall'abbonato.

esempio: L'abbonato stipula un contratto della durata di 24 mesi, con un prezzo iniziale di un canone fisso mensile di 40 euro e uno sconto di 10 euro (ovvero un prezzo finale di 30 euro), nonché un sussidio di 96 euro per l'acquisto di un dispositivo. Il sussidio del dispositivo è ammortizzato di 4 euro/mese.

Caso 1: L'abbonato decide di rescindere il contratto alla fine del 15° mese, cioè 9 mesi prima della sua scadenza. L'importo A ammonta a 186 euro (ovvero lo sconto totale corrispondente a 15 mesi, più l'importo residuo per l'ammortamento del contributo fino alla scadenza del contratto). L'importo B ammonta a 114 euro (1/3 del patrimonio residuo, più l'importo dell'ammortamento del contributo per i 2/3 del periodo residuo di 9 mesi). Pertanto, poiché l'importo B è il più piccolo, la penale di risoluzione del contratto che verrà addebitata all'abbonato non dovrà superare i 114 euro (vedi tabella Caso 1).

Caso 2: L'abbonato decide di rescindere il contratto durante il primo mese del contratto. In questo caso, deve corrispondere al prestatore un importo complessivo di 168 euro, ovvero le immobilizzazioni e lo sconto corrispondente a 2 mesi, più l'importo residuo - oltre i 2 mesi - per l'ammortamento del sussidio (vedi tabella, Caso 2 ).

 

I fornitori avranno l'obbligo di informare gli abbonati e fornire un facile accesso alle informazioni pubblicate sul loro sito web, per quanto riguarda i termini applicabili del contratto e il listino prezzi dei servizi. Inoltre, eventuali modifiche dovrebbero essere evidenziate. Le suddette informazioni dovrebbero rimanere pubblicate sul sito web del provider per un massimo di due anni dopo la sua rimozione, con riferimento al periodo per il quale erano valide.

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