Il motore di ricerca Bing di Microsoft non può più operare in Cina, a seguito di un ordine del governo, secondo le indicazioni finora.
ΕÈ stato preceduto nel 2010 da un "blocco" sul motore di ricerca più popolare di Google, senza lasciare alcun motore di ricerca straniero noto in Cina. Nel 2017 Pechino aveva anche posto uno “stop” all'applicazione WhatsApp di Facebook.
La Cina sta sistematicamente bloccando l'accesso alle informazioni che ritiene incontrollabili e potenzialmente pericolose dalla nuova politica del presidente Xi di pieno controllo nazionale di Internet nel suo paese, innalzando attorno ad essa una muraglia cinese online sempre crescente (conosciuta a livello internazionale come "The Great Firewall").
Da mercoledì, secondo Financial Times, Reuters e Agence France-Presse, gli utenti cinesi hanno scritto su Weibo (cinese Twitter) e altri siti di social media che non potevano più accedere al sito cinese di Bing, che però continua ad essere accessibile agli utenti fuori dalla Cina.
Microsoft ha confermato che Bing è inaccessibile in Cina, ha affermato che sta indagando sulla questione e non ha ancora fatto altri annunci. Due fonti, però, hanno confermato che Bing è stato bloccato per ordine del governo, mentre anche la società statale cinese di telecomunicazioni China Unicom ha confermato che le autorità cinesi hanno ordinato l'accesso a Bing.
Secondo la società di analisi StatCounter, alla fine del 2018 Bing aveva una quota del 2% nelle ricerche in Cina, ben dietro al motore di ricerca cinese dominante Baidu che ne aveva circa il 70%. Bing è stato finora autorizzato a operare, poiché ha accettato di censurare i risultati di ricerca su questioni "sensibili", in base a criteri del governo cinese.
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