I giganti Xiaomi e Tencent accusato di raccolta dati illegale per proprio conto.
ΈAbbiamo visto molte volte in passato che grandi aziende cinesi come Xiaomi e Tencent sono state accusate dall'Occidente di raccogliere e abusare dei dati personali dei cittadini. Questa volta, però, la colpa è della Cina e del suo governo.
I colossi Xiaomi e Tencent sono accusati di raccolta illegale di dati per conto proprio. La notizia è stata resa nota da Fossbytes. In un post, il sito afferma che il governo cinese ha inserito i due colossi tra le più grandi aziende del Paese che raccolgono illegalmente i dati personali degli utenti. In particolare, il Ministero dell'Industria, dell'Informazione e della Tecnologia (MIIT) ha stilato un elenco di 41 domande che violano le leggi nazionali in materia di raccolta e rivendita di dati personali.
Tra le applicazioni in questo elenco ci sono Xiaomi Finance, Tencent QQ (servizio di messaggistica) e QQ Reading (piattaforma di eBook). Ci sono anche applicazioni di altri colossi cinesi come Sina Corp (proprietario del social network Weibo) e alcuni popolari siti di notizie in Cina (36Kr e Sohu News). Oltre a quanto sopra, FlashEX è anche perseguito dalle autorità cinesi.
Secondo Fossbytes, i regolatori cinesi stanno intensificando i loro sforzi per reprimere le applicazioni che non sono molto sensibili alla privacy degli utenti.
I servizi con un'ampia base di utenti sono fortemente controllati dai servizi MIIT. Il mese scorso il ministero cinese ha lanciato una campagna per inserire nella lista nera e bloccare le applicazioni mobili che non rispettano le leggi applicabili sulla raccolta e l'uso commerciale dei dati personali. A tal proposito, il MIIT ha anche chiarito che un organismo indipendente sarà incaricato dello studio attento delle applicazioni con un elevato numero di download.
Dall'avvio di questa iniziativa, sono già state segnalate più di 8.000 applicazioni che sono state identificate come utilizzanti pratiche discutibili e le autorità hanno adottato le misure necessarie per tornare alla lettera della legge. Le 41 applicazioni sopra menzionate rimangono problematiche in quanto continuano a raccogliere dati nonostante la campagna lanciata dal MIIT. Questi servizi richiedono molto spesso all'utente di utilizzare una licenza. E in alcuni casi rende difficile l'eliminazione da parte degli utenti.
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