La novità dell'anno è stata sicuramente quella di ieri in merito al suo obbligo essenziale Google di interrompere la sua cooperazione con i cinesi Huawei, a livello di utilizzo del sistema operativo Android.
ΒCerto, la verità è che Huawei probabilmente non è rimasta sorpresa dalle mosse americane. Non dimentichiamo che proprio lo scorso marzo Richard Yu, capo di Huawei Consumer Products, ha dichiarato che l'azienda lo è pronto per sostituire Android e Windows, se necessario, Google americano e Microsoft, rispettivamente su telefoni cellulari e laptop.
In un recente report, Bloomberg porta in superficie dati aggiuntivi sulle mosse di Huawei nel backstage per prepararsi a mosse come quella di ieri. Più nello specifico, si segnala che l'applicazione App Gallery presente su ogni dispositivo Huawei e Honor, con sistema operativo Android, sia in realtà un tentativo da parte dell'azienda di creare una propria alternativa nel Google Play Store.
L'articolo di Bloomberg afferma che già nel 2018 Huawei aveva contattato gli sviluppatori di applicazioni per accettare di includere le loro applicazioni nella App Gallery con la prospettiva che questa mossa li avrebbe aiutati a espandersi nel mercato cinese.
Ovviamente Huawei, come qualsiasi produttore di telefoni Android, conosce l'entità della sua dipendenza dall'app store online di Google, con la differenza che Huawei è trattata con ostilità dallo stesso governo degli Stati Uniti. Quindi, l'azienda dovrebbe in qualche modo prepararsi alla possibilità di offrire dispositivi senza software completamente supportato o senza la gamma di applicazioni offerte dalla concorrenza.
Sebbene l'App Gallery possa fungere da sostituto del Play Store, questo non risolverebbe tutti i problemi per Huawei. Per la precisione, questo risolverebbe solo in parte il problema che riguarda esclusivamente Google. Il fatto che l'azienda cinese sia stata multata per non aver collaborato con nessuna azienda americana - anche con un periodo di sospensione di tre mesi - significa praticamente che non potrà "mettere" applicazioni popolari di origine americana sui propri telefoni cellulari. Facebook, Twitter, Pinterest sono solo alcuni di questi.
Inoltre, come abbiamo appreso oggi, Huawei sta cercando di raggiungere un accordo con Aptoide, che d'ora in poi sostituirà Google Play sui suoi dispositivi.
Aptoide può sembrare una soluzione ideale in quanto ha già oltre 900.000 applicazioni disponibili, ma ha controlli allentati sulle applicazioni che ha, causando molte volte problemi con il malware trovato su di esse.
[l'id_gruppo_di_annunci = ”966 ″]