Η Il guardiano scoperto un rapporto che dice che il Apple ha assunto personale che ascolta e analizza le domande poste a Siri.
ΠAlcuni giorni fa, Google è stata presa di mira perché è stato rivelato che sta assumendo esperti che ascoltano conversazioni personali, che sono state registrate in momenti irrilevanti dall'Assistente Google. Ovviamente, l'azienda ha affermato che lo stava facendo per disporre di dati sufficienti ed essere in grado di migliorare le prestazioni del suo assistente digitale.
Sembra che Google non sia l'unico a monitorare i propri clienti. Il Guardian ha scoperto un rapporto che afferma che Apple ha assunto dipendenti per ascoltare e analizzare le domande poste a Siri. Le cose sarebbero migliori per l'azienda se si riferisse alla politica sulla privacy accettata dai suoi clienti.
L'informativa sulla privacy di Apple afferma solo che vengono registrate solo le informazioni non personali, senza specificarne la natura. Questi record riguardano query di ricerca su una varietà di argomenti e alcuni dei dati raccolti dall'azienda sono condivisi con terze parti.
Secondo una fonte di The Guardian, le registrazioni non sono collegate a ID Apple specifici, tuttavia, molte durano pochi secondi e coinvolgono dati personali. Alcuni di questi rivelano dati sensibili, come posizione, dati dell'applicazione e informazioni di contatto.
Inoltre, i dipendenti Apple effettuano controlli di qualità su documenti che rivelano prove mediche, traffici di droga o registrazioni di coppie che fanno sesso.
Il Guardian ha contattato Apple, che ha affermato che meno dell'1% delle query giornaliere a Siri viene inviato per l'analisi. Tuttavia, centinaia di milioni di utenti utilizzano dispositivi Apple e Siri. Ciò significa che la stima prudente dell'1% fornita da Apple si traduce in centinaia di migliaia di record.
È interessante notare che Google nel suo stesso caso ha affermato che solo lo 0,2% dei record dell'assistente viene analizzato. Percentuale nettamente inferiore a quella di Apple.
La fonte ha proseguito affermando che alcune delle attivazioni di Siri sono casuali e che i dipendenti sono formati per identificare e ascoltare registrazioni specifiche.
Tuttavia, l'informativa sulla privacy non prevede che le domande siano a disposizione di terzi, né esiste alcun modo per gli utenti di evitare di accedere alla propria attività. Con Apple che si concentra fortemente sulla protezione della privacy e della trasparenza dei suoi clienti, questa omissione sembra essere una mossa deliberata da parte dell'azienda.
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