Una vasta operazione è attualmente in corso in Europa, con le forze di polizia di Spagna, Danimarca e Regno Unito che collaborano con il Europol in modo da smantellare il rete IPTV pirata più grande sul continente.
Μfinora hanno effettuato 5 arresti e si stanno preparando a sporgere denuncia per frode, riciclaggio di denaro e violazione del diritto d'autore.
Negli ultimi anni c'è stato un aumento molto grande nel passaggio dei consumatori ai fornitori di servizi illegali IPTV, in modo da poter accedere a piattaforme in abbonamento (es. COSMOTE TV, Nova), contenuti in diretta e video on demand a un costo molto basso rispetto a quanto pagherebbero legalmente per ogni servizio. Ciò si traduce in enormi perdite di denaro da parte dei detentori del copyright e, naturalmente, delle società che gestiscono tali piattaforme.
Per questo motivo, le suddette forze hanno coordinato le loro azioni per la più grande operazione fino ad oggi di smantellamento di questo circuito in Europa. Contemporaneamente sono stati effettuati 14 raid in Spagna (8), Danimarca (4) e Regno Unito (2), sono stati effettuati 5 arresti e altre 10 persone hanno rilasciato dichiarazioni alla Polizia.
La ricerca è iniziata nel 2015 dopo una denuncia presentata dalla Premier League contro un sito web con sede a Malaga (Spagna) che offriva pacchetti IPTV tramite abbonamento. La polizia spagnola ha confermato l'attività illegale di mostrare contenuti da oltre 800 canali TV, servizi video on demand e stazioni radio. I pacchetti offerti da questo sito costano da 40€/mese e arrivano fino a 460€ a seconda della durata del contratto.
La ricerca ha rivelato vari account sui social network utilizzati per raggiungere i clienti, nonché una rete di 20 siti Web aggiuntivi che offrivano esattamente lo stesso servizio.
La polizia spagnola ha scoperto che l'intera operazione è stata eseguita da società spagnole, tuttavia, pagamenti da clienti provenienti da oltre 30 paesi, è stato realizzato tramite una società con sede a Gibilterra. Nel corso delle loro indagini, hanno concluso di avere davanti a sé un'organizzazione criminale altamente organizzata e specializzata con una rete in Spagna, Danimarca, Regno Unito, Paesi Bassi, Lettonia e Cipro.
Dopo un'indagine approfondita, la polizia è riuscita a collegare le società per azioni ai conti bancari dove sono stati pagati gli abbonamenti dei clienti.
Durante l'operazione, la polizia ha disconnesso 66 server e ha scoperto altri 11 siti con più server destinati a servire il servizio. IPTV. Secondo i loro calcoli, l'organizzazione è riuscita a realizzare un utile di 8 milioni di euro. da tale attività, che per il tramite delle società socie veniva riciclata con modalità teoricamente legali.
L'operazione è ancora in corso per smantellare altri servizi IPTV di questo tipo, pertanto, sono in pericolo e abbastanza "rotta" che operano nel nostro paese.
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